giovedì 26 aprile 2012

un regalo per te.!

Oggi mi è stato fatto un regalo e voglio subito condividerlo con te;

un eccezionale documento
canalizzato e tramandato
da Morranh Simeona
la sciamana inventrice di
Ho-oponopono moderno Identita' del Se':

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"i 12 Passi Ho-oponopono "
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Questo testo, era fino a pochissimo tempo fa
coperto da copyright, e ora
e' liberamente accessibile
in lingua inglese in internet.
 
è un dono gratuito, ti chiediamo solo di
aiutarci a diffonderlo il piu' possibile
per dare a tutti l'opportunita' di conoscere
un'ulteriore e preziosa via di pulizia e di guarigione.

Pertanto ti siamo grati se lo inoltrerai
a tutti i tuoi contatti email, via facebook
twitter o in altri modi tu voglia farlo
nel suo formato originale come da noi editato.
 
Buona Vita

Rosa
 
 
 
 

giovedì 5 aprile 2012

ANIMALI CUSTODI

Degli Angeli custodi ne ho sempre sentito parlare,
ma questa degli “Animali Custodi” l’ho
trovato leggendo il blog


e penso veramente che sia una cosa molto bella
e soprattutto condivido, per la poca esperienza che ho,
tutto quello che dice, e per quanto incredibile,
comincio a capire il perché tante persone
oggi come non mai, hanno un animale in casa
e a come si dedicano a lui con tanto amore!


Non è il nostro Eddie,
ma gli somiglia tanto!

Un pensiero speciale a Eddie, il piccolo cane marrone che mi ha insegnato a non aver paura di loro, e che ci ha lasciato a nemmeno un anno e mezzo, ora sono sicura che lui ha assolto al suo compito di Animale Custode, e che ora è insieme agli altri Custodi che come lui hanno dovuto lasciare questo mondo di umani dopo aver portato a termine il suo compito, anche se in un tempo per noi troppo breve…

Animali  custodi
È uno stimolo costante, una luce mai fioca che ti osserva, ti odora, ti coccola, ma austero quando perdi la via.
Il cammino dei nostri amici animali, soprattutto cani e gatti, è per loro un libro aperto, non hanno dubbi o esitazioni, a meno che il "bastone" nelle nostre mani, li ha umanizzati proiettando le nostre paure, le nostre frustrazioni.
Ma nonostante tutto, loro danno a noi tutto… ci sono… se ti perdi… seguili perché hanno un fiuto verso la vita che è un dono infinito.

Come degli Esseri di Luce i nostri "animali custodi"
ci stanno accanto incuranti di ciò che siamo,
stiamo diventando, ma fedeli al nostro essere di cuore che loro in noi percepiscono continuamente,
anche quando noi ne perdiamo il senso.

Loro sono in contatto diretto con gli angeli,
loro sono in contatto diretto con la nostra anima,
avete mai notato che ogni tanto s'incantano
guardando il vuoto o guardandoci?


 "
Di solito fissano angoli o parti di stanze
apparentemente vuote, bene, una volta
mi sono sdraiato accanto al mio "animale custode"
ed ho fissato nella stessa direzione, mi ripetevo
che stava li sicuramente perché è solo un animale
e perché sta diventando anziano, e cominciai
a guardare …a guardare …a guardare
senza aspettative accanto a lui…
quando una luce verde mi apparve di fronte…
ovviamente mi spaventai, ma feci finta di niente,
mi alzai e continuai a fare ciò che avevo interrotto.
Bene nel tempo, diventando grande,
venni a sapere del loro essere "medianici"
perché privi del nostro essere razionali e quindi
nostri maestri diretti dagli esseri di luce,
da ogni forma angelica… è per questo
che riescono a mettere in atto il loro cammino
sempre con la massima dignità di esseri
animali custodi e non fenomeni da baraccone,
per divertire i nostri bimbi o il nostro ego.
Spesso loro hanno nel cuore, negli occhi
quella risposta che noi cerchiamo magari da tempo
e non consideriamo il fatto che sono
quasi sempre specchi della nostra anima,
come i bambini nei primi anni di vita,
che ci fanno da eco involontari del nostro voler essere invisibili…"


Cosa ci dicono allora i nostri "animali custodi".
Ci dicono che il nostro amico o la nostra amica sono giusti per noi…

Una volta il mio gatto iniziò a giocare con una persona
che a prima vista sarebbe sembrata estranea
agli animali e gli chiesi se avesse animali…
mi rispose di no.
Era incredibile come giocassero insieme lui e il gatto… Lo cercava e si faceva coccolare e vi assicuro
che è tutt'altro che un gatto socievole…
È certosino… perfettino… Ma ora lo ascolto.
Ascoltare i nostri animali custodi significa ascoltare la nostra parte animale.
Fondamentalmente gli animali sono esseri
privi di giudizio, e rappresentano
nella loro abnegazione l'espressione
incondizionata d'amore assoluto

Gli Angeli scelgono dunque questo canale
perché è il più semplice o forse perché
mentre parlano a noi, loro,
gli animali custodi, ascoltano…e noi no.

Chiedendoci una carezza ci raccontano la dolcezza 
e l'assoluta astrazione dal giusto o dallo sbagliato: soprattutto, quando scelgono, scelgono senza rimorsi.

Non ricordano il male, o comunque
sono in grado di andare oltre,
sempre verso la mano dell'amico a due zampe

A-ngeli e A-nimali … A-ssieme

Buona Vita
Rosa


venerdì 23 marzo 2012

sull'Amore

Uno degli scrittori che mi hanno emozionato e fatto capire tante cose è il contemporaneo Paulo Coelho; uno dei primi libri che vidi leggere a mio figlio è stato “Sulla sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”; mettendo a posto la libreria l’ho ritrovato e mi ha colpito questa breve esposizione che trascrivo:

L'amore è sempre nuovo - Paulo Coelho

L’amore è sempre nuovo.
 Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita:
ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.

L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo.

E' necessario accettarlo,
perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.

Se non lo accettiamo, moriremo di fame
pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.

E' necessario ricercare l'amore là dove si trova,
anche se ciò potrebbe significare ore, giorni,
settimane di delusione e di tristezza.

Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
anche l'amore muove per venirci incontro, e ci salva...

(Paulo Coelho)

Tratto da “Sulla Sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”



Paulo Coelho (Rio de Janeiro, 24 agosto 1947) scrittore e poeta brasiliano.
Nel settembre 2007, l' ONU ha nominato Paulo Coelho come il nuovo messaggero della pace a fianco della principessa giordana Haya, del maestro argentino-israeliano Daniel Barenboim e della violinista giapponese Midori Goto. L'annuncio è stato fatto durante la cerimonia di commemorazione della Giornata Internazionale della Pace nella sede dell'Onu a New York. Lui ha detto: "Accetto questa meravigliosa responsabilità e mi prefiggo di fare il massimo per migliorare questa e la prossima generazione".

giovedì 22 marzo 2012

Meditazione

La meditazione – pratica che mi interessa molto
Ho partecipato da pochi giorni a un incontro sulla meditazione “Zen” e “Sumarah” due delle tante tecniche che oggi si conoscono e ritengo che la lettura dei seguenti appunti sulla meditazione possa essere utile sia ai principianti che ai più esperti e, naturalmente, stimolare qualche utile riflessione.

La pratica della meditazione non è quel che comunemente si intende per pratica, nel senso di ripetizione intesa a preparare a una qualche prova futura.
La meditazione sotto forma di yoga, dhyana o za-zen, come è in uso presso gli induisti e i buddhisti è una pratica priva di scopo nel futuro immediato o lontano: essa è l’arte dell’essere completamente centrati nel qui e ora.
“Io non sono addormentato e non c’è nessun posto in cui voglia andare”.
Viviamo in una cultura totalmente stregata dall’illusione del tempo, in cui il cosiddetto momento presente è sentito come qualcosa di infinitesimale fra un passato potentemente condizionante e un futuro la cui importanza è assoluta.
Non abbiamo un presente.
La nostra coscienza è quasi totalmente occupata dal ricordo e dall’aspettativa.
Non ci rendiamo conto che non c’è mai stata, non c è e non ci sarà mai
altra esperienza che quella del presente.
Siamo privi di contatto con la realtà.
Confondiamo il mondo di cui si parla, che si rappresenta e si misura col mondo qual è in realtà.
La meditazione è l’arte di sospendere temporaneamente il pensiero verbale e simbolico, un po’ come un pubblico beneducato interrompe le conversazioni quando sta per iniziare un concerto.

Meditare:
basta limitarsi a stare seduti, chiudere gli occhi e ascoltare tutti i suoni che possono essere nell’aria, senza provare a identificarli o a definirli.
Ascoltare come si  ascolta la musica.
Se ci si  accorge che il dialogo mentale continua, non cercare di interromperlo con la volontà.
Limitarsi a lasciare la lingua rilassata, abbandonata e comoda nella mascella inferiore, e ascoltare i nostri pensieri come si ascoltano  gli uccelli che cinguettano fuori dalla finestra, puro rumore nella nostra testa: i pensieri alla fine si placheranno da soli, come uno stagno agitato e fangoso si calma e torna limpido se non lo si disturba.
Poi ancora, prendere coscienza del nostro respiro e lasciare che i polmoni funzionino  al ritmo loro congeniale, e per un po’ restare semplicemente ad ascoltare e sentire il respiro.
Si può obiettare che questa non è meditazione ’spirituale’ ma semplice attenzione al mondo fisico: si dovrebbe però comprendere che spirituale e fisico sono soltanto idee, concetti filosofici, e che la realtà di cui ora si prende coscienza non è un’idea.
Poi si comincia a lasciar ‘cadere’ il nostro respiro all’esterno, lentamente e comodamente. Senza  sforzare né tendere i polmoni, ma lasciare che il respiro esca allo stesso modo di quando ci si abbandona in un letto accogliente.
Lasciarlo semplicemente andare, andare, e andare.
Non appena c’è un minimo sforzo, farlo semplicemente rientrare come un riflesso, senza pressioni o strappi.
Importante: non pensare all’orologio.
Mantenere semplicemente questo stato tanto a lungo quanto dura il senso di beatitudine che dà.

martedì 14 febbraio 2012

Ridere fa bene: il buonumore e l'allegria allungano la vita

Essere di buon umore fa bene alla salute e soprattutto allunga la vita.

La notizia arriva dal Giappone con uno studio pubblicato di recente sulla rivista “Psychosomatic Medicine” condotto dai ricercatori della Tohoku University Graduate School of Medicine di Sendai.
Ciò su cui i ricercatori hanno indagato è l’ikigai, ovvero la sensazione di gioia e benessere legata al semplice fatto di essere vivi.
I ricercatori hanno arruolato 43.391 uomini e donne dai 40 ai 79 anni seguendoli per sette anni per stabilire se esiste un nesso dell’allegria con la salute e anche con la mortalità.
In questo lasso di tempo, 3.048 persone sono morte.
All’inizio dello studio tutti hanno dovuto compilare un questionario e alla domanda
sulla presenza o meno di ikigai nella propria vita, il 49% ha risposto affermativamente,
il 36,4% si è detto incerto e il 4,6% ha detto di no.
Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che le persone prive di ikigai sono risultate anche
più spesso single, disoccupate, meno istruite, con più problemi di salute,
più stressate e soggette a dolori fisici.
Tra le conseguenze più preoccupanti per i brontoloni e gli umori grigi,
l’insorgere di problemi cardiovascolari e la tendenza al suicidio.
E voi di che umore siete?
Come vi svegliate al mattino?
Riuscite a sorridere durante la giornata o vedete sempre tutto nero?
Una buona idea potrebbe essere quella di iscriversi a un bel corso
di Yoga della Risata.
Ve lo consiglio perchè è veramente ....stimolante e divertente.